Tutti noi proviamo tristezza, ma non tutti sviluppiamo la depressione. Infatti è naturale provare tristezza dopo una perdita (la fine di una relazione, un fallimento lavorativo, la perdita di una persona significativa, ecc.) perché questa emozione ci aiuta proprio nel processo di accettazione degli eventi.
Nella psicologia clinica, invece, il termine depressione denota uno stato di profonda tristezza che si prolunga nel tempo e contrassegna la quotidianità.
Nello specifico si parla di depressione quando il tono dell’umore rimane sempre basso, nonostante intorno a noi possano esserci situazioni o eventi favorevoli. In definitiva la realtà assume un carattere di negatività assoluta.
Tristezza, vuoto, disperazione, rabbia, disforia, ansia, colpa.
Disturbi del sonno, alterazione dell’appetito, alterazioni della sessualità, faticabilità, astenia, dolore.
Demotivazione, difficoltà di concentrazione e di memoria, ricorrenti pensieri negativi, deliri, visione pessimistica della realtà, colpevolizzazione.
Passività, inattività, isolamento, rallentamento o agitazione motoria, scarsa cura personale.
La depressione non è una colpa o una debolezza personale, è una malattia vera e propria e rientra nei disturbi dell’umore. Molte persone ne soffrono ma è una condizione da cui si può guarire. Ci sono molti trattamenti efficaci e la psicoterapia è uno di questi.
La Terapia Cognitivo – Comportamentale si è rivelata molto efficace per il trattamento della depressione. Il terapeuta aiuta la persona a mettere in relazione pensieri, emozioni e comportamenti, allo scopo di individuare credenze disfunzionali e i meccanismi di mantenimento che sostengono e alimentano la sofferenza psicologica.
Secondo questo approccio, la problematica viene mantenuta da pensieri negativi su di sé, sulle proprie esperienze e sul futuro, i quali portano la persona che ne soffre a ritirarsi dalle attività quotidiane. La terapia consiste nell’aiutare il paziente a prendere consapevolezza dei meccanismi precedentemente descritti al fine di promuovere modalità di pensiero funzionali. Inoltre, in accordo con la persona, il percorso è finalizzato ad una ripresa graduale delle attività prestando particolare attenzione ai segnali che potrebbero sottendere un’eventuale ricaduta depressiva. Laddove i sintomi siano di elevata intensità e se ne riscontri l’esigenza, è possibile valutare insieme un invio per una consulenza farmacologica.