Ci riferiamo dunque alle persone Lesbiche, Gay, Bisessuali, Transgender e Queer. Il simbolo “+” indica invece l’inclusione di tutti gli orientamenti sessuali e identità di genere che non fanno parte delle lettere dell’acronimo.
Appartenere a una minoranza sessuale può avere degli effetti sul benessere psicofisico di una persona. Questo perché, l’essere o il sentirsi vittima di stereotipi, pregiudizi e discriminazioni può causare sofferenza minacciando il vivere serenamente il proprio orientamento sessuale e la propria identità di genere.
Inoltre, atteggiamenti pregiudiziali nei confronti della Comunità LGBTQI+, potrebbero essere ancora presenti tra i professionisti della salute mentale a più livelli. Per esempio, potrebbe essere dato per scontato l’orientamento eterosessuale dei pazienti, minimizzando l’importanza di alcune terminologie da loro utilizzate o -fino a casi estremi – ricorrendo a terapie di “riparazione” di identità sessuali che divergono dalle nostre aspettative culturali.
Tali dinamiche potrebbero generare alcuni dubbi e timori, portando la persona LGBTQI+ a ritardare la richiesta di un consulto e questo potrebbe aggravare la propria condizione di benessere.
I professionisti de Il Posto Sicuro si dichiarano sensibili alla tematica offrendo un clima di fiducia e di assenza di giudizio, nel quale la persona possa sentirsi libera di esplorare i propri aspetti identitari.
In aggiunta siamo disponibili all’orientamento di servizi e reti presenti sul territorio.
Attraverso una serie di workshop che ruotano intorno all’argomento dell’identità sessuale, la persona avrà la possibilità di arricchire e di sperimentare le proprie conoscenze sul tema, analizzando i propri stereotipi e pregiudizi (spoiler: li abbiamo tutti ed è normale!) al fine di esserne maggiormente consapevole e gestirli al meglio all’interno delle proprie relazioni.