Domande Frequenti

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Chi è lo psicologo?

Lo Psicologo è un professionista sanitario che opera a livello individuale, di gruppo e della comunità. 

Lo Psicologo è un esperto che ha completato il percorso formativo con la laurea magistrale in Psicologia, svolgendo un anno di tirocinio post-lauream, superando l’Esame di Stato per l’abilitazione professionale ed è iscritto alla sezione A dell’Albo professionale, ai sensi dell’art. 7 della Legge 18 febbraio 1989, n. 56. 

Si occupa di diagnosi, attività di abilitazione-riabilitazione, sostegno in ambito psicologico. 

Chi è lo psichiatra?

Lo psichiatra è un medico, specializzato in psichiatria. È iscritto all’Ordine dei Medici e può prescrivere farmaci e psicofarmaci. L’uso di psicofarmaci può consentire la gestione di determinate sintomatologie (per esempio umore e ansia). Lo psichiatra conduce visite psichiatriche e non colloqui psicologici.

Molte volte psichiatra e psicoterapeuta collaborano per gestire una problematica presentata sotto varie sfaccettature, approfondendo per esempio ciò che è sotteso al sintomo stesso con un intervento psicoterapeutico.  

Lo psichiatra può decidere di integrare al suo percorso una specializzazione specifica in psicoterapia. 

Quanto costa?

I professionisti de “Il Posto Sicuro” hanno stabilito di applicare le seguenti tariffe:

ADOLESCENTI

  • Colloquio individuale – € 50,00
  • Colloquio con i genitori e la famiglia – € 50,00

ADULTI 

  • Colloquio individuale – € 60,00 / 70,00
  • Colloquio di coppia o familiare – € 100,00

DIAGNOSI PSICOLOGICA

  • Esame psicodiagnostico individuale, familiare o di coppia (comprende il colloquio anamnestico e psicodiagnostico,
    la somministrazione di test e prove psicodiagnostiche, l’eventuale raccolta di informazioni da fonti esterne) – € 150,00
  • Colloquio di sintesi psicodiagnostica e restituzione – € 50,00

TERAPIE SOLIDALI

Previa valutazione di chi ne fa esplicita richiesta i professionisti de “Il Posto Sicuro” sono disposti ad applicare tariffe sostenibili per rispondere al bisogno di accesso veloce ad un trattamento psicologico di qualità a costi contenuti.

Quanto tempo dura un Percorso Psicologico?

La durata di un percorso psicologico è indefinibile a priori. La frequenza degli incontri ed il loro numero sono valutati e concordati con il paziente per ciascun specifico percorso (consulenza, sostegno,  psicoterapia, ecc.).

Per una efficace analisi della domanda e successiva restituzione, inclusa l’eventuale proposta di avviare un percorso, è prevedibile siano necessari almeno 2-3 incontri conoscitivi.

In generale la durata dipende soprattutto dagli obiettivi che paziente e terapeuta insieme si pongono, dal tipo di problema da affrontare.

Quanto tempo dura un colloquio?

Gli incontri individuali durano 60 minuti.

Gli incontri con le coppie durano 90 minuti, affinché tutti i partecipanti abbiano un adeguato spazio in cui esprimere i propri vissuti e le proprie emozioni.

Useremo il lettino?

No, sarà presente una scrivania con le sedie. L’approccio Cognitivo-Comportamentale utilizza un setting vis a vis.

Chi è lo psicoterapeuta?

Lo psicoterapeuta è uno psicologo – in possesso di tutte le caratteristiche richieste, come descritto sopra – che completa un ulteriore percorso quadriennale presso una scuola di specializzazione in psicoterapia (scuole riconosciute dal MIUR – Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca).

Ogni psicoterapeuta è iscritto al Registro degli Psicoterapeuti dell’Ordine di appartenenza, con la dicitura psicologo – psicoterapeuta. La professione è regolamentata dalla legge legge 56/89, e comprende interventi a più ampio spettro rispetto a quelli dello psicologo: alle attività proprie della figura dello psicologo (di cui sopra), viene integrata la terapia, quindi la cura e il trattamento delle varie problematiche psicologiche. 

Oltre  agli psicologi – psicoterapeuti, esistono anche i medici – psicoterapeuti, iscritti quindi all’Albo dei Medici, che hanno scelto, dopo la Laurea in Medicina, la specializzazione in psicoterapia. Questi possono prescrivere farmaci, mentre lo psicologo – psicoterapeuta si focalizza sul solo intervento psicoterapeutico. 

Che differenza c’è tra i vari approcci della psicologia e psicoterapia?

Esistono alcuni livelli che possono aiutare a differenziare i diversi approcci esistenti. Di seguito elencheremo i più esplicativi. 

Si può considerare l’ambito di intervento: esistono specializzazioni su varie fasi del ciclo di vita dell’individuo (infanzia, adolescenza, età adulta,  anzianità). La specializzazione può riguardare specificatamente il soggetto a cui un determinato intervento si rivolge: ad esempio livello familiare, di coppia, di gruppo e, naturalmente, a livello individuale.

Oltre alla distinzione per ambiti, esiste una distinzione per modelli teorici di intervento, ad esempio modello psicoanalitico-psicodinamico, modello cognitivo-comportamentale (il nostro), modello sistemico-relazionale, gestaltico, bioenergetico, analitico transazionale, ecc.

Ciascun orientamento presenta una propria teoria della mente che sottende alle tecniche utilizzate e un proprio concetto di cambiamento.

Ogni psicoterapeuta, per predisposizione personale, può scegliere l’approccio che considera più affine con se stesso. Lo stesso ragionamento può essere fatto da un individuo che decide di intraprendere un percorso personale.

Un’ultima variabile da tenere in considerazione è la relazione terapeutica stessa. Ogni individuo è unico, così come è unico ogni psicoterapeuta e ogni paziente, quindi ogni setting viene caratterizzato dall’incontro delle due unicità che si interfacciano. Non è detto che vi sia affinità, come, al contrario, può succedere che il match che si crea tra paziente e terapeuta diventi esso stesso terapeutico, facilitando il percorso.

Le spese sostenute per una psicoterapia possono essere detratte dalla dichiarazione dei redditi?

Certamente. Verranno emesse delle fatture regolari. Queste spese rientrano nel capitolo “Spese mediche e sanitarie” della dichiarazione dei redditi, per cui possono essere detratte in misura del 19%.

Sarò libero di terminare il percorso?

In qualsiasi momento è possibile interrompere il rapporto terapeutico comunicandone la volontà al professionista.

Inoltre il professionista stesso può valutare ed eventualmente proporre l’interruzione del rapporto quando constata che non vi sia alcun beneficio dall’intervento e non è ragionevolmente prevedibile che ve ne saranno dal proseguimento dello stesso. Se richiesto può fornire le informazioni necessarie a ricercare altri e più adatti interventi (art.27 del C.D.).

Mi prescriverà dei farmaci?

No, solo i medici possono prescrivere farmaci.

Lo psicologo – psicoterapeuta può però consigliare/richiedere una consulenza psichiatrica per un eventuale integrazione psicofarmacologica, qualora questa risulti necessaria ai fini del benessere del paziente e al raggiungimento degli obiettivi terapeutici.

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